Post Cavalcata, una delle donne della giuria scrive al Sindaco

Lettera inviata da Stefania Lucchesi Palli, componente della commissione che ha assegnato il trofeo “Comune di Scicli” a una delle nove bardature in gara

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SCICLI – Giusto un paio di giorni per realizzare quanto di straordinario visto sabato sera. Solo ieri Stefania Lucchesi Palli, una delle otto donne (non di origini sciclitane, ma innamoratesi di Scicli, al punto tale da trasferirvisi) della giuria che assegnava il trofeo “Comune di Scicli” alle bardature in sfilata, è riuscita a sintetizzare in una ventina di righe le mille emozioni provate.

Ha deciso di raccontarle in una lettera al sindaco Mario Marino, che a sua volta, ha voluto condividere con l’intera città. Lucchesi Palli esprime entusiasmo e gratitudine per essere stata prescelta per far parte della commissione, chiamata a un compito per nulla facile: scegliere il migliore manto infiorato tra i nove che sfilavano sul circuito di piazza Italia.

Onore, orgoglio e soddisfazione”, si legge nell’intestazione del messaggio, spedito al Municipio, che riportiamo integralmente di seguito.

Un sentito Grazie al Sindaco di Scicli che ci ha voluto fare questo grande onore e a tutti gli Sciclitani che ci hanno accolte a braccia aperte in questo festival di Sciclitanità. È sempre quando meno me lo aspetto che intravedo la vera anima di questa città. Nessuno mi ha chiamata per raccomandare il proprio cavallo, o nemmeno dirmi il nome del proprio gruppo. Nessuno ha cercato di influenzarmi con scacce, pomodori o visite, o ha mai cercato di farmi una lezione di cosa loro pensano che io debba giudicare. Hanno lasciato agli organizzatori e al Sindaco il ruolo di guidare i nostri occhi, dando fiducia al nostro intuito. Investite di questo onore, ci siamo applicate al massimo“.

“Ho sentito gli sguardi impauriti dei bambini ansiosi e traballanti dopo notti insonni di preparativi… e ho anche sentito una madre sussurrare: ‘Non ti preoccupare. L‘importante è essere fieri di quello che abbiamo fatto'”.

“E poi, le opere d’arte! Come se niente fosse abbiamo visto sfilare questi dipinti di maestriopere meravigliose ed effimere. Contro tutte le logiche artistiche mercantili di oggi, che vogliono degli artisti pronti a vendere l’anima pur di salire sul podio della fama, i nostri si accontentano di creare delle meraviglie che domani spariranno. E qui mi permetto di piazzare la mia piccola nota d’orgoglio: i ‘nostri’ artisti. Perchè mi avete fatto tutti sentire talmente accolta, che sono orgogliosa di vedere ragazzi e adulti spuntare da angoli della città o delle spiagge, ormai tanto amate, con dei dipinti, sculture, ritratti di altissima qualità“.

“Ed infine una soddisfazione, mia personale: essere testimone dell’effetto pacificatore, coinvolgente e rasserenante di un’attività amata da tutta una comunità e basata su un culto di pace, protezione e famiglia. Tanto critichiamo la Chiesa di non accompagnarci nelle nostre vite moderne, ma bastano dei momenti di gioia tra amici e famiglia per sentire e ricapire il Suo vero messaggio di pace. Tutti noi fuggiamo verso l’Egitto ad un certo punto nelle nostre vite. Chissà che quest’Egitto non sia proprio qui a Scicli… sotto il sorriso protettore di San Giuseppe”.

 

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