Abbate: “Forno Hoffmann incredibile, la ciminiera va protetta”

Meravigliato dal “gioiello” riportato alla luce, durante la prima tanche di lavori per la messa in sicurezza della Fornace Penna, il deputato regionale della Democrazia Cristiana indica i prossimi passi da fare

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SCICLI – Recluso in una matassa di sterpaglie e rifiuti, il forno Hoffmann è stato liberato. La Fornace Penna si riappropria del suo cuore pulsante, riportato alla luce durante la prima tanche di lavori per la messa in sicurezza.

Una riscoperta applaudita dagli appassionati del luogo diventato uno dei simboli identificativi della Sicilia in Italia e oltre. Ha voluto dare un’occhiata al forno Hoffmann l’on. Ignazio Abbate. Il deputato regionale della Democrazia Cristiana si è recato sul posto per visionare l’andamento degli interventi.

Procede bene il cammino – commenta Abbate – lungo il sentiero che è stato possibile tracciare con la variazione di bilancio dello scorso novembre. Tramite un mio emendamento, l’ARS ha stanziato un contributo di 600 mila euro che permetterà di mettere al sicuro questa straordinaria testimonianza di archeologia industriale. In precedenza un altro finanziamento da 25 mila euro aveva consentito di mettere al sicuro le bifore del secondo livello”.

Il parlamentare della DC ha avuto modo di ammirare il forno Hoffmann, dove si cuocevano laterizi e mattoni: “È stato trovato in condizioni pessime – sottolinea Abbate – pieno di sterpaglie, calcinacci e rifiuti di ogni genere, visto che negli anni era diventato anche un posto per appartarsi.

Nella foto Ignazio Abbate

Alla vista della vecchia “galleria” di combustione, il deputato regionale suggerisce cosa potrebbe diventare in futuro. “Ho avuto l’opportunità di percorrere tutto il tunnel dell’antico forno e vi assicuro che è un luogo incredibilmente affascinante. Magari si potrebbero organizzare al suo interno, quando i lavori saranno conclusi totalmente, una mostra d’arte, un concerto o qualsiasi altra attività culturale, che diventerebbe ancora più suggestiva in questa location”.

Abbate si complimenta per l’ottimo lavoro svolto dall’impresa, seguita dalla Sovrintendenza di Ragusa, che conta molto sul recupero artistico e culturale dell’opera.

L’esponente della DC indica i prossimi passi da fare. “Mentre sono in corso questi interventi, sto cercando il modo di poter predisporre un nuovo stanziamento nella prossima variazione di bilancio per la ciminiera, che negli anni si è assottigliata notevolmente, e per le case, o quello che ne rimane, all’interno del perimetro della Fornace che erano a servizio degli uffici amministrativi e dei bisogni degli stessi operai impiegati. Intanto l’obiettivo – termina Abbate – è di averlo fruibile e sicuro per la prossima estate”.

 

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