SCICLI – L’acronimo sta per Environmental, Social, Governance. ESG, tre lettere su cui Confeserfidi ha sviluppato “GreenShift – Formare i microimprenditori per un futuro sostenibile”. Si tratta di un’iniziativa strategica incentrata su green economy e finanza responsabile. L’obiettivo è di accompagnare aspiranti imprenditori siciliani verso la transizione sostenibile.
Il confidi siciliano è volato nelle scorse settimane a Bruxelles per l’ultima tappa del suo progetto, promosso nell’ambito del programma “Transform Together Fund”, finanziato dall’Unione Europea e coordinato da “Cerise+SPTF” e dal “Microfinance Centre”.
Il programma “GreenShift”, lanciato nel 2024, ha offerto un percorso integrato di formazione, consulenza e supporto finanziario, coinvolgendo attivamente oltre 450 partecipanti. Si è configurato come un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale ed economica: decine di sessioni formative su tematiche ESG e audit di sostenibilità si sono affiancate ad attività di accompagnamento personalizzato per le imprese siciliane. In particolare, 53 aziende sono state supportate e finanziate da Confeserfidi per adottare modelli di business sostenibili.

“Con GreenShift abbiamo voluto contribuire concretamente alla diffusione della cultura ESG tra imprese e cittadini, stimolando una crescita più consapevole e in linea con le priorità dell’Unione Europea”, ha dichiarato Dario Sirugo, ESG Advisor ed esperto in finanza agevolata del confidi.
Durante l’evento conclusivo di Bruxelles, il Microfinance Centre e Cerise+SPTF, punto di riferimento globale per la finanza etica e l’impatto sociale, hanno conferito a Confeserfidi un riconoscimento ufficiale per la “dedizione” e l’impatto generato dal progetto, elogiandone il ruolo nel “rafforzare le competenze green tra i soggetti vulnerabili e promuovere un’economia più sostenibile e inclusiva”.
Consuelo Pacetto, ESG Advisor ed esperta in europrogettazione, ha aggiunto: “GreenShift non è stato solo un progetto formativo, ma un percorso condiviso, che ha generato consapevolezza, rafforzato competenze e creato una rete virtuosa tra attori pubblici e privati. A Bruxelles abbiamo dimostrato che la sostenibilità può diventare un autentico motore di sviluppo per giovani, donne e soggetti fragili”.
L’evento conclusivo non rappresenta però la fine del percorso. È l’avvio di una nuova fase operativa che vede Confeserfidi impegnata nella creazione di un incubatore d’impresa dedicato allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile.
Questo nuovo hub si propone di offrire formazione, accesso facilitato al credito e condivisione di best practices, con l’obiettivo di sostenere i soggetti finanziariamente più vulnerabili e valorizzare il radicamento territoriale dell’organizzazione.
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